“Limitare il diritto di una donna a scegliere se interrompere una gravidanza indesiderata equivale a negarle il controllo sul proprio corpo”. Sono parole di Melania Trump, rese note in una anteprima del suo libro di memorie in corso di pubblicazione.
La posizione dell’ex first lady americana su questo argomento assume particolare rilevanza poiché in netta contrapposizione a quella del marito Donald. L’ex presidente, ora nuovamente in corsa per la Casa Bianca, ha infatti annunciato la sua netta contrarietà e l’intenzione di sopprimere tale diritto in tutto il territorio americano.
Non si può non guardare con favore l’autonomia intellettuale di una donna che ritiene che le sue opinioni non debbano restare all’ombra di quelle, così diverse, del marito. Atteggiamento che Melania, nelle stesse anticipazioni del libro, conferma anche in merito al tema dell’immigrazione, auspicando politiche più mirate all’inclusività e all’integrazione.
Più di qualcuno ha suggerito che la scelta di Melania Trump, a distanza di appena un mese dalle elezioni, si dovrebbe solo a una precisa manovra strategica che sarebbe stata congegnata d’intesa con Donald e il suo staff.
Questo non possiamo saperlo. Ma se anche fosse, si tratterebbe comunque di una buona notizia. Perché è chiaramente un bene per tutti, se anche Trump si rende conto che su certi temi il vento è cambiato, e che per vincere serve usare meno parole di chiusura e diffondere, invece, propositi di civiltà
