Dopo due anni, Il flop del registro delle opposizioni

Ricordate il registro delle opposizioni? Ovvero quel sistema che ci avrebbe dovuto tutelare impedendo agli operatori di telemarketing di disturbarci continuamente al telefono proponendo le più disparate offerte commerciali?
Bene. Dopo due anni e dopo che in circa trenta milioni di cittadini si sono iscritti al registro, sperando di liberarsi una volta per tutte dai disturbatori telefonici, siamo ancora al punto di partenza. Le telefonate commerciali, infatti, continuano ad arrivare senza sosta, forse addirittura con maggiore frequenza e aggressività.
Sembra purtroppo che le autorità preposte a regolamentare questa materia siano impotenti, dal momento che non riescono ad evitare che il fenomeno continui a dilagare indisturbato. Ed anche le nuove iniziative che il Garante della Privacy è pronto a mettere in atto non è detto che possano portare a qualcosa di certo.
Intanto gli italiani restano in balia degli squilli indesiderati, orfani di una tutela che dovrebbe essere elementare. Qualcuno forse ricorderà quello spot televisivo della vecchia Sip: “Una telefonata allunga la vita”, diceva esprimendo l’ultimo desiderio un condannato davanti al plotone di esecuzione. Ecco, non è cambiato molto: un’altra telefonata è proprio l’ultimo dei desideri.

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