Difendiamo i bambini dalla tratta di esseri umani

La Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani, che ricorre oggi, è un’occasione importante per richiamare l’attenzione su una piaga globale che coinvolge migliaia di persone ogni anno e in particolare i bambini. Sono diverse e ognuna peggiore delle altre le forme di tratta alle quali sono sottoposti i più piccoli: si va dal lavoro forzato all’accattonaggio, dall’adozione illegale all’abuso sessuale e al reclutamento in gruppi armati.
Non si deve compiere l’errore, gravissimo, di ritenere che tali pratiche non ci riguardino e che si verifichino solo in paesi lontanissimi da noi: può avvenire invece – come in effetti avviene – anche nei paesi occidentali e più ricchi e moderni.
Un altro errore da non compiere e quello di relegare l’attenzione a questo tema alle sia pur utilissime ricorrenze annuali. Troppo spesso avviene infatti che di fronte a tali problemi di portata globale ci si limiti ad accorati moniti di indignazione, quasi non si potesse fare di più.
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Occorre invece occuparsene con impegno e costanza al fine di eradicare questi fenomeni e le loro cause. E più di tutti sono chiamati a farlo i governi e le istituzioni dei paesi occidentali, sui quali ricade la responsabilità morale di difendere l’individuo e specialmente i bambini da qualsiasi tipo di violenza e tortura, ovunque essi si trovino.
La povertà e la diseguaglianza sono tra le prime cause da affrontare, poiché generano il contesto ideale per la tratta di esseri umani. Ed è su questo che, in particolare, occorre intervenire per rafforzare il più possibile le reti di protezione dei minori.

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