Il bis di Ursula e il flop degli estremisti

La rielezione di Ursula Von Der Leyen alla guida della Commissione europea conferma quello che abbiamo ripetuto senza sosta nel corso della campagna per le elezioni europee.
Che sarebbero stati i moderati a dare le carte e che i movimenti più estremisti sarebbero rimasti a guardare era un dato che non temeva smentita, ed infatti è andata esattamente così.
In Italia questo scenario, in realtà fin troppo evidente, è stato però soffocato da una propaganda elettorale e anche da un diffuso racconto giornalistico che non ha voluto tenerne conto, fino al brusco risveglio di ieri che ha trovato Giorgia Meloni fuori dai giochi, in una posizione di totale ininfluenza sulle scelte più importanti.
Altrettanto è successo, per quanto riguarda le aspirazioni italiane, anche all’interno delle componenti più estreme, perché anche lì si sono raccolti insuccessi: come è avvenuto per il netto rifiuto dei “Patrioti per l’Europa” di assegnare la vicepresidenza del gruppo a Vannacci, che, a eccezione della Lega, è stato respinto all’unanimità.
Sono stati commessi errori gravi: in troppi hanno giocato la partita delle Elezioni europee come se queste potessero avere riflessi solo sugli equilibri politici di casa nostra. Non era così. Ed oggi è sotto gli occhi di tutti.

Tags:

Condividi:

Articoli recenti