Colpisce che proprio la proprietaria di un B&B, che dovrebbe fare dell’accoglienza il suo punto di forza, si trasformi in una campionessa di discriminazione e di esclusione. Purtroppo, è quello che invece sembra sia accaduto in una struttura piemontese che ha rifiutato la prenotazione di un cliente che intendeva soggiornarvi con il suo compagno. Non entro nel dettaglio delle fantasiose (e patetiche) giustificazioni che sono state riportate da diversi giornali, per il motivo che atti del genere sono davvero incommentabili in quanto semplicemente incivili.

Ancora più scellerata è questa condotta, laddove si consideri che non riguarda solo i diritti delle persone coinvolte, anche se questo basterebbe ampiamente. Episodi del genere, infatti, arrecano anche seri danni al turismo nel nostro Paese. La tradizionale e apprezzatissima ospitalità italiana è – e deve essere – concettualmente estranea a qualsiasi forma di discriminazione e i nostri operatori turistici dovrebbero essere ben convinti di questo. Chi discrimina non fa del male solo ai discriminati ma all’intera società. La discriminazione, ovunque si verifichi, ci riguarda sempre tutti.