A Roma ci sono poco meno di 8000 taxi in attività. Un numero evidentemente insufficiente e che, se l’evidenza non bastasse, anche l’Antitrust ha sottolineato, esortando il Campidoglio a intervenire. Nonostante i ripetuti annunci di un nuovo bando per le licenze, però, al momento tutto sembra ancora fermo. Fermo come chiunque voglia trovare un taxi: per riuscirci, infatti, ci si deve rassegnare a file estenuanti e lunghissime attese.
Questo è assolutamente incompatibile con una Capitale europea come Roma, che dovrebbe trovare ogni modo per assecondare la sua straordinaria vocazione turistica. Eppure, si continua a perdere tempo, anche perché gli interventi promessi dalla Giunta Gualtieri, quand’anche si realizzassero, sarebbero ben lontani dal risolvere il problema. L’ultima promessa, infatti, è di appena 1.000 nuove licenze. Nulla se si considera che il numero di taxi per ogni mille abitanti a Roma ammonta appena alla metà di quello che si registra a Madrid e addirittura solo un quarto di quello dei taxi attivi a Parigi. Lungimiranza, buon senso e anche coraggio: tutti passeggeri che non sono arrivati al Campidoglio. Probabilmente attendono in fila.