Mi ha molto colpito il racconto di una giovane ragazza, di cui si parla in questi giorni sui giornali, che ha deciso di raccontare la sua storia di abuso e violenza. Mi ha colpito perché riassume quelli che per me sono i due punti fondamentali della questione femminile: il lavoro e, appunto, l’esposizione agli abusi.
Questo perché la violenza ai danni di questa ragazza si è consumata proprio mentre inseguiva la sua ambizione: nel corso di un casting artistico. Proprio lì, dove cercava la chiave della sua autonomia di donna, ha trovato invece la violenza, la sopraffazione.
Le storie di violenza e di abuso sono tutte diverse e al contempo si somigliano tutte. Di diverso hanno le vittime e i criminali, le varie circostanze nelle quali si concretizzano e gli esiti più o meno catastrofici. In comune hanno la voglia di dire no, basta! Questa ragazza ha scelto di parlare. “Per salvare le mie coetanee”, ha detto. Brava. Sono con te.