Sono stata ben tre volte a Lampedusa perché quando si parla di immigrazione bisogna sapere bene le cose come stanno. Non possiamo voltare le spalle alle tragedie che si consumano in mare, perché la solidarietà è nel nostro DNA di italiani forti e generosi. Ma non possiamo limitarci a gestire un’emergenza che resterà tale all’infinito, finché non si agirà incisivamente e strutturalmente sulle cause del problema. Gli accordi bilaterali con paesi terzi, penso per esempio a quello siglato dal Governo con l’Albania, possono certamente dare buoni frutti, e ancora di più sostengo l’idea di un piano Marshall per l’Africa che Forza Italia propone da tempo.

C’è poi un altro fronte sul quale dobbiamo esercitare un’incessante pressione, ed è proprio quello europeo. I nostri partner devono infatti assumersi le loro responsabilità: perché l’Italia non può restare da sola a fare da avamposto nel mediterraneo subendo il maggiore impatto dei flussi migratori.

Un’Europa giusta, che vuole dirsi fondata sulla solidarietà, deve partire da questo: dalla lealtà e la collaborazione tra i partner. E con il vostro sostegno non permetterò che questo tema passi mai in secondo piano.